Se dovesse vincere la nomination repubblicana difficilmente Donald Trump arriverebbe alla Casa Bianca. È quanto emerge da un sondaggio di Cnn/Orc pubblicato a poche ore dal Super Tuesday, in base al quale il tycoon in un ipotetico scontro diretto perderebbe sia con Hillary Clinton sia con Bernie Sanders.
«Elezioni Usa: Donald Trump perderebbe sia contro Hillary che contro Sanders. Sondaggio Cnn», www.huffingtonpost.it, 1 marzo 2016
La risposta in un pixel
«1936, elezioni presidenziali americane: a sfidarsi sono il presidente in carica Franklin D. Roosvelt, democratico, e il repubblicano Alfred M. Landon.
Il Literary Digest, testata diffusa presso il ceto medio americano, promuove un’indagine per predire i risultati del voto, per valutare cioè quali percentuali riporteranno rispettivamente i due candidati. Vengono utilizzati dei coupon inseriti nella rivista e altri ancora sono inviati a nominativi presenti nell’elenco del telefono e nelle liste dei possessori di automobili. In tutto sono distribuiti circa 10 milioni di questionari e ritornano circa 2,3 milioni di schede compilate. Sulla base dei questionari restituiti, si stima che il 57% dei voti andrà a Landon, predicendone la vittoria.
Per contro, George Gallup, fondatore nel 1935 dell’American Institute of Public Opinion, basandosi su un campione per quote costituito da 50.000 persone, che riproduce le proporzioni delle principali caratteristiche della popolazione statunitense in termini di sesso, reddito, dislocazione geografica e settore di attività, predice la vittoria di Roosvelt, che in effetti risulterà poi eletto.
Per quali motivi le due indagini produssero risultati così divergenti? Quali errori furono commessi? Il principale errore per la Literary Digest fu quello di non avere assolutamente messo a fuoco quale fosse la popolazione da cui era necessario trarre il campione. Quest’ultimo, infatti, era ricavato dagli abbonati della rivista, dai titolari di una linea telefonica e dai possessori di automobili; nel 1936, questo tipo di persone faceva parte di un ceto piuttosto abbiente e che non era che una parte dell’elettorato attivo statunitense. Gallup, invece, aveva cercato di far sì che nel suo campione le proporzioni delle caratteristiche fondamentali dell’intero corpo elettorale fossero rispettate. Inoltre, per raccogliere i questionari, Gallup utilizzò degli intervistatori, riducendo in questo modo il numero dei non rispondenti che, nel caso dell’indagine promossa dalla Literary Digest, toccarono invece quasi l’80%. Limitò così la frazione delle mancate risposte, per le quali è del tutto plausibile che il non rispondere fosse legato all’orientamento politico.»
Per saperne di più: Pixel Statistica