Anche quest’anno Apple, con un valore pari a 145,9 miliardi di dollari grazie a un incremento del 14%, si conferma il marchio con maggiore valore economico al mondo. Il valore del marchio è dovuto sia a un brand con un rating “AAA”, estremamente forte sia agli ottimi risultati di business.
«Classifica Brand Finance, Apple si conferma sul podio per valore economico», www.italiaoggi.it, 1 febbraio 2016.
La risposta in un pixel
«“Enigma” e il nome di una macchina elettromeccanica ideata per scopi commerciali verso il 1920, diventata famosa perché usata dall’esercito e dalla marina tedeschi fino a tutta la seconda guerra mondiale. Nella sua versione inziale, si presentava come una normale macchina da scrivere. Aveva due tastiere: su quella inferiore si battevano i tasti e si componeva il testo in chiaro, quella superiore si illuminava facendo apparire il testo cifrato. Enigma possedeva inoltre un riflettore grazie al quale la stessa chiave e le stesse operazioni venivano utilizzate anche per l’operazione inversa e allora sulla prima tastiera si batteva il testo da decifrare e su quella luminosa compariva il testo in chiaro.
La spy story che ha al centro la scoperta del funzionamento di Enigma comincia però ben prima della guerra. Nel 1931 un impiegato tedesco, Hans Thilo Schmidt, aveva fornito allo spionaggio francese il manuale con cui si potevano ricostruire i meccanismi della macchina. Scoperto dalla Gestapo nel marzo del ’43, Schmidt si suiciderà avvelenandosi con il cianuro, ma nel frattempo l’intelligence francese aveva deciso che la macchina era troppo complessa rispetto ai vantaggi che sarebbero potuti derivare dalla sua realizzazione e non terminò neppure la costruzione di un prototipo.
La Polonia aveva invece i suoi motivi per essere più determinata e gli ultimi anni Trenta rappresentarono una continua sfida tra gli analisti polacchi e i servizi segreti tedeschi che progressivamente rendevano il funzionamento di Enigma più difficile da violare.
Il progetto di decrittazione di Enigma fu trasferito agli inglesi che nel ’39 stabilirono la sede del loro servizio di decrittazione a Bletchley Park, tra Oxford e Cambridge, dove in quello stesso anno arriva un promettente matematico: Alan Turing.
Turing analizza quello che fa un essere umano quando calcola, decomponendo i nostri meccanismi cerebrali in tante operazioni elementari; descrive poi una macchina universale che riesce a replicare ogni aspetto del lavoro svolto dal cervello umano, un modello teorico di macchina capace di convertire in procedura algoritmica le attività di calcolo della mente umana.
Incaricato di decifrare le comunicazioni di Enigma, Turing si assume la responsabilità di scrivere direttamente al primo ministro Winston Churchill chiedendogli immediati provvedimenti per alleggerire le ristrettezze finanziarie ed eliminare qualunque strozzatura burocratica potesse frenare l’operato degli analisti inglesi. Il lavoro degli analisti guidati da Turing si rivelerà uno dei fattori più importanti della vittoria contro il nazismo e ha sicuramente abbreviato in maniera significativa la durata della guerra, anche grazie alla più stretta collaborazione con gli americani che mandarono a Bletchley Park loro ufficiali di collegamento.
Finita la guerra, Turing torna alla ricerca. La sua vita sembra svolgersi abbastanza serenamente tra la ricerca e la grande passione per l’atletica e le corse, soprattutto sulla lunga distanza. La svolta drammatica avviene nel 1952, quando la sua omosessualità (fino ad allora nota solo a una ristretta cerchia di amici e colleghi) è messa in piazza come devastante conseguenza di un piccolo episodio giudiziario. Turing aveva subito una serie di piccoli furti in casa e alla fine si decide a denunciarli, accusando l’amico di un giovane con il quale aveva avviato una relazione. Nel corso dell’indagine, la polizia di Manchester, dove Turing si era trasferito nel 1948, viene così a conoscenza delle sue inclinazioni sessuali e non può fare a meno di incriminarlo (anche se nel procedimento da cui tutto aveva avuto inizio, quello di furto, Turing era parte lesa). Nell’Inghilterra dell’immediato dopoguerra l’omosessualità era infatti un crimine. Turing deve sopportare un processo che si conclude con la condanna e l’ingiunzione di sottoporsi a un trattamento di estrogeni, in alternativa alla prigione, per «curare» la propria omosessualità. Decide quindi di porre fine alla sua vita, avvelenandosi con una mela intinta in una soluzione di cianuro: la mela, a cui manca un morso, diventerà il logo della Apple (anche se la compagnia nega un collegamento così diretto). Il corpo di Alan Turing viene cremato il 12 giugno 1954 e le ceneri disperse nei giardini circostanti il crematorio. Nessuna lapide sarà posta a ricordare il suo genio.
Per saperne di più: Pixel Matematica