La sharing economy ha rivoluzionato in pochi anni mobilità e turismo, il nostro modo di spostarci e viaggiare. Lo testimoniano i numeri delle due realtà simbolo: Uber [..] e Airbnb […].
«Il turismo ai tempi della sharing economy: il caso Airbnb», Reportage (Radio24), 18 dicembre 2016
La risposta in un Pixel
«Il turismo è uno dei settori che ha meglio saputo cogliere le opportunità offerte dai nuovi modelli di economia collaborativa e dove gli operatori tradizionali sono stati più colpiti dall’ingresso sul mercato di nuovi attori dell’offerta turistica. All’interno del settore, le piattaforme di economia collaborativa si sono sviluppate soprattutto in quattro comparti:
· l’ospitalità;
· i trasporti;
· la ristorazione;
· l’offerta di esperienze di intrattenimento durante il soggiorno.
L’ospitalità
L’ospitalità è il comparto dove si sono sviluppate alcune delle piattaforme più rappresentative del fenomeno: Airbnb e Homeaway sono esempi noti a tutti. Nato nel 2008 a San Francisco, Airbnb mette in contatto coloro che ricercano un alloggio o una stanza per brevi periodi con persone che hanno uno spazio extra da affittare (privati o agenzie). Gli annunci riguardano stanze private, stanze in condivisione, appartamenti, case intere, così come forme di alloggio più originali, quali per esempio barche, case sugli alberi, isole private e cabine di funivie. Risale, invece, al 2005 la nascita di Homeaway, piattaforma specializzata negli affitti di case vacanze, che favorisce l’incontro tra affittuari, proprietari di immobili e agenzie di viaggio. Entrambe hanno una diffusione a livello planetario e prevedono un sistema di valutazione reciproca tra host e guest. […]
I trasporti
Il comparto della mobilità e dei trasporti è stato uno dei terreni più fertili per lo sviluppo di piattaforme di economia collaborativa. Quando si parla di auto, di solito si distinguono le piattaforme che offrono un servizio di car sharing da quelle che offrono un servizio di car pooling e ride sharing [..] (esempi ne sono Lyft e Uber).
Pur non esistendo motivazioni comuni […], tra i fattori che hanno determinato il successo di queste nuove forme di mobilità si annoverano: fattori economici (convenienza, possibilità di risparmiare rispetto ai costi per l’acquisto e la gestione di un’auto, ma anche possibilità di utilizzare vetture di alto livello a costi relativamente più contenuti), l’efficienza del servizio, la sensibilità verso tematiche ambientali e le opportunità di socializzazione.
Le automobili non sono, però, l’unico mezzo di trasporto oggetto di attenzione da parte dei modelli di economia collaborativa. Esperienze interessanti si hanno, infatti, anche per le bici (BikeMi, Velib, E.motion), i pullman (GoGoBus), le barche (Sailsquare, Weareonaboat), fino ad arrivare ai jet (JetSmarter, Victor).
La ristorazione
Parlare di economia collaborativa nel campo della ristorazione vuol dire parlare di quelle esperienze note con espressioni come social eating, home restaurant, social food. Si tratta, in sostanza, di quella pratica che consiste nell’invitare a casa propria sconosciuti con l’intento di cucinare per loro, spesso (ma non necessariamente) a fronte di un compenso. Le esperienze di social eating non nascono come servizi per i turisti e i viaggiatori ma come occasione di incontro e condivisione tra persone geograficamente vicine. Il turismo ne ha però tratto subito beneficio. Partecipare a eventi di social eating rappresenta, infatti, per i turisti un’opportunità unica di socializzazione e di immersione nella cultura locale, avendo la possibilità non solo di assaggiare la cucina del posto direttamente alla tavola di chi vive in un territorio, ma anche di conoscere le tradizioni gastronomiche e, soprattutto, di entrare nelle case.
Numerose sono le piattaforme che hanno reso possibile la diffusione di queste esperienze di condivisione a livello internazionale: Eatwith, Bonappetour, Newgusto, VizEat e Feastly.
Le esperienze di intrattenimento durante il soggiorno e di scoperta della destinazione
Nel settore turistico, infine, i modelli dell’economia collaborativa si sono diffusi anche nell’offerta di esperienze di intrattenimento durante il soggiorno e di scoperta della destinazione. Sfruttando il potenziale offerto dalla tecnologia, i residenti di molte città mettono a disposizione dei turisti il loro patrimonio di conoscenza sulla cultura locale. Attraverso piattaforme come Guidemeright, Vayable, Withlocals, Lookals Voomago, persone comuni (non solo operatori professionali) offrono ai turisti la possibilità di esplorare il territorio insieme con un locale e dal punto di vista di un locale. [...] »
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