Il presidente del Consiglio Matteo Renzi conferma l’impegno del governo ad intervenire nel 2017 per rendere più flessibile le uscite previdenziali, in particolare per chi ha oggi 64-65 anni, i più penalizzati dalla riforma Fornero, e torna a ipotizzare una riduzione generalizzata dell’Irpef. «Abbiamo iniziato con gli 80 euro. L’ideale sarebbe ridurre le fasce Irpef, che sono cinque. Nel programma del centrosinistra 2013 c’erano due sole aliquote. Alla fine dovremo trovare il modo di avere quattrini su questo. Spero che riusciremo a farlo» ha detto Renzi nel corso della sua consueta sessione settimane di dialogo con i cittadini sui social network.
Mario Sensini, «Renzi, flessibilità pensioni nel 2017. Poi si punta a riduzione aliquote Irpef», Corriere della Sera, 4 maggio 2016.
La risposta in un Pixel
« L’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) è un’imposta personale e progressiva che ha come presupposto il possesso di redditi in denaro o in natura e come base imponibile il reddito complessivo. Soggetti passivi sono le persone fisiche, residenti nel territorio dello stato (per tutti i redditi ovunque prodotti) e non residenti (per i redditi prodotti nel territorio dello stato).
L’imposta si applica sul reddito complessivo (al netto degli oneri deducibili), costituito dalla somma dei redditi rientranti in sei categorie:
- redditi fondiari;
- redditi di capitale;
- redditi di lavoro dipendente;
- redditi di lavoro autonomo;
- redditi d’impresa;
- redditi diversi.
L’IRPEF è un’imposta personale: nella sua applicazione tiene infatti conto della situazione complessiva del contribuente e quindi, in linea di principio, di tutti i redditi a lui afferenti. Al contrario le imposte reali (in vigore in Italia fino al 1974) prescindono dalla posizione complessiva del contribuente e fanno riferimento esclusivo all’esistenza di una certa materia imponibile: in altri termini, con un sistema di imposte reali le singole categorie di reddito vengono considerate separatamente e non sommate al fine di definire la situazione reddituale complessiva, come avviene invece con le imposte personali.
Un’imposta è progressiva quando l’aliquota media, data dal rapporto fra il debito d’imposta e il reddito del contribuente, cresce al crescere del reddito. In Italia la progressività è realizzata per scaglioni, secondo le modalità esposte nella Tabella.»
Le aliquote IRPEF (2014)
Per saperne di più: Pixel Finanza pubblica