Come deve essere un capo? Capace di coinvolgere e motivare o essere autoritario e in qualche modo intimidatore? A partire da esempi quali Apple e Uber, i cui successi hanno alle spalle CEO di stampo, potremmo dire, dispotico, fino ad arrivare alla sentenza del Tribunale di Milano, che ha sancito che i brillanti risultati non bastano se il CEO è «demotivante e prevaricatore», il professor Umberto Bertelè, tra i fondatori del corso di laurea in Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, presidente degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del medesimo e autore del Pixel Strategia, ci dice la sua nell’editoriale pubblicato su Digital4Executive: «È meglio un CEO autoritario o un CEO capace di motivare?», 21 giugno 2017.